Commodes in lacquered wood and Vernis Martin , France, XVIII century
H cm 87,5, L. cm 128,5, D. cm 67
COMMODE IN LEGNO LACCATO E VERNIS MARTIN, FRANCIA, XVIII SECOLO piano in breccia con bordo modanato, in forma bombata con due grandi cassetti nel fronte, decoro alla chinoise con figure...
COMMODE IN LEGNO LACCATO E VERNIS MARTIN, FRANCIA, XVIII SECOLO
piano in breccia con bordo modanato, in forma bombata con due grandi cassetti nel fronte, decoro alla chinoise con figure entro paesaggi minimi lumeggiati in oro e parzialmente policromi, montature in bronzo dorato e cesellato, le maniglie a doppia voluta con tralcio fogliato; usure, difetti, craquelure, minori fenditure, sollevamenti e restauri nella lacca, il marmo probabilmente non coevo
Alt. cm 87,5, larg. cm 128,5, prof. cm 67
Provenienza:
Londra, Christie's, 9 Giugno 1994, lotto 93
Londra, Partridge Fine Art, 1996
Londra, Sotheby's, Collections, 27 Ottobre 2015, lotto 50
Roma, collezione privata (fig. 1)
La commode qui proposta, così come altre in uso nella Francia
di metà Settecento (e oltre) sotto il regno di Luigi XV, si inserisce nel fortunato filone decorativo legato alla moda per le cineserie. Il dilagare in tutta Europa del gusto esotico, con l'importazione delle lacche (ma non solo) dall'Oriente, fa si che anche gli arredi ne subiscano l'inevitabile fascino.
Molteplici i mobili ornati con preziosi pannelli cinesi e giapponesi, o in altri casi ancora, lavorati ad imitazione; notissima la vernice ideata dai fratelli Martin, dalla quale prese il nome.
Il più antico esemplare oggi conosciuto in lacca giapponese è
quello realizzato nel 1737 da Bernard II Van Risenburgh (detto B.
V. R. B, maître verso il 1735), che il marchand-mercier Hébert fornì a Maria Leszczyńska per il suo cabinet a Fontainebleau (B. G.
B. Pallot, Le Mobilier du Musée du Louvre, Digione 1996, vol. I,
pp. 140-143). E ancora di simile fattura con sfarzosi bronzi dorati
a fuoco, i mobili di Jacques Dubois, Adrien Delorm e Pierre Macret (P. kjellberg, Le mobilier français du XVIIIe siècle, Parigi 2002,
p. 588). Di Claude-Charles Saunier, si veda invece per confronto con il nostro, il ricco e del tutto simile cespo d'acanto che orna
il grembiale (kjellberg, op. citata, p. 818); si notino infine gli insoliti supporti angolari in un secrétaire di Leonard Boudin (S. Eriksen, Early Neo-Classicism in France, 1974, fig. 109 e P. Verlet, Les ébénistes français du XVIII siècle, Paris, 1963, p. 118), dove il fregio superiore à la grecque, ne suggerisce un carattere di transizione e ci
permette di datare questa commode al 1765 circa.
Bibliografia di riferimento:
J. Nicolay, L'Art et la Manière des Maîtres Ebénistes Français au
XVIIIe Siècle, Parigi 1956, p. 422.
A. Rispoli Fabris, L'arte della lacca, Milano 1974, ad vocem
A. Pradére, Les ebénistes français. De Louis XIV a la Révolution,
Parigi 1989, ad vocem
Partridge Fine Art, Recent Acquisitions, 1996, p. 87, n. 3
A. Forray-Carlier, Le Mobilier du Musée Carnavalet, Digione 2000,
p. 56 e segg.
AA.VV., Les secrets de la laque française. Le vernis Martin, catalogo della mostra a cura di, Parigi 2014, ad vocem
piano in breccia con bordo modanato, in forma bombata con due grandi cassetti nel fronte, decoro alla chinoise con figure entro paesaggi minimi lumeggiati in oro e parzialmente policromi, montature in bronzo dorato e cesellato, le maniglie a doppia voluta con tralcio fogliato; usure, difetti, craquelure, minori fenditure, sollevamenti e restauri nella lacca, il marmo probabilmente non coevo
Alt. cm 87,5, larg. cm 128,5, prof. cm 67
Provenienza:
Londra, Christie's, 9 Giugno 1994, lotto 93
Londra, Partridge Fine Art, 1996
Londra, Sotheby's, Collections, 27 Ottobre 2015, lotto 50
Roma, collezione privata (fig. 1)
La commode qui proposta, così come altre in uso nella Francia
di metà Settecento (e oltre) sotto il regno di Luigi XV, si inserisce nel fortunato filone decorativo legato alla moda per le cineserie. Il dilagare in tutta Europa del gusto esotico, con l'importazione delle lacche (ma non solo) dall'Oriente, fa si che anche gli arredi ne subiscano l'inevitabile fascino.
Molteplici i mobili ornati con preziosi pannelli cinesi e giapponesi, o in altri casi ancora, lavorati ad imitazione; notissima la vernice ideata dai fratelli Martin, dalla quale prese il nome.
Il più antico esemplare oggi conosciuto in lacca giapponese è
quello realizzato nel 1737 da Bernard II Van Risenburgh (detto B.
V. R. B, maître verso il 1735), che il marchand-mercier Hébert fornì a Maria Leszczyńska per il suo cabinet a Fontainebleau (B. G.
B. Pallot, Le Mobilier du Musée du Louvre, Digione 1996, vol. I,
pp. 140-143). E ancora di simile fattura con sfarzosi bronzi dorati
a fuoco, i mobili di Jacques Dubois, Adrien Delorm e Pierre Macret (P. kjellberg, Le mobilier français du XVIIIe siècle, Parigi 2002,
p. 588). Di Claude-Charles Saunier, si veda invece per confronto con il nostro, il ricco e del tutto simile cespo d'acanto che orna
il grembiale (kjellberg, op. citata, p. 818); si notino infine gli insoliti supporti angolari in un secrétaire di Leonard Boudin (S. Eriksen, Early Neo-Classicism in France, 1974, fig. 109 e P. Verlet, Les ébénistes français du XVIII siècle, Paris, 1963, p. 118), dove il fregio superiore à la grecque, ne suggerisce un carattere di transizione e ci
permette di datare questa commode al 1765 circa.
Bibliografia di riferimento:
J. Nicolay, L'Art et la Manière des Maîtres Ebénistes Français au
XVIIIe Siècle, Parigi 1956, p. 422.
A. Rispoli Fabris, L'arte della lacca, Milano 1974, ad vocem
A. Pradére, Les ebénistes français. De Louis XIV a la Révolution,
Parigi 1989, ad vocem
Partridge Fine Art, Recent Acquisitions, 1996, p. 87, n. 3
A. Forray-Carlier, Le Mobilier du Musée Carnavalet, Digione 2000,
p. 56 e segg.
AA.VV., Les secrets de la laque française. Le vernis Martin, catalogo della mostra a cura di, Parigi 2014, ad vocem
Editoria
Bibliografia di riferimento:J. Nicolay, L'Art et la Manière des Maîtres Ebénistes Français auXVIIIe Siècle, Parigi 1956, p. 422.A. Rispoli Fabris, L'arte della lacca, Milano 1974, ad vocemA. Pradére, Les ebénistes français. De Louis XIV a la Révolution,Parigi 1989, ad vocemPartridge Fine Art, Recent Acquisitions, 1996, p. 87, n. 3A. Forray-Carlier, Le Mobilier du Musée Carnavalet, Digione 2000,p. 56 e segg.AA.VV., Les secrets de la laque française. Le vernis Martin, catalogo della mostra a cura di, Parigi 2014, ad vocem14
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